Prendiamoci cura di noi stessi e dei nostri affetti

Prendiamoci cura di noi stessi e dei nostri affetti. Semplice da dire, più difficile da fare.

I contesti in cui operiamo:

Viviamo in un mondo frenetico, che ci dice che dobbiamo correre, correre, correre per raggiungere i nostri obiettivi. E' vero, dobbiamo correre, tenendo però presente che dobbiamo correre insieme ad altre persone, che spesso nulla hanno a che fare con la nostra attività e, se non stiamo attenti, rischiamo di trovarci a correre da soli, rischiamo di perdere i nostri affetti e il nostro equilibrio. Noi, lo scrivono i principali autori motivazionali, lo scrisse Stephen Covey nel suo best seller Le 7 regole del successo e tanti altri, me compreso, ci muoviamo in diverse aree durante la nostra vita:
  • noi stessi, l'area dell'IO
  • la nostra famiglia, i nostri affetti
  • il nostro gruppo
  • il resto del mondo, quello lontano dalla nostra influenza
Queste aree, immaginiamocele come dei grandi contenitori pieni d'acqua, collegati tra loro con il sistema dei vasi comunicanti. Quando buttiamo una goccia d'inchiostro in uno dei contenitori, ovviamente se è solo una goccia, non succede nulla, si diluisce nella gran massa d'acqua. Ma se la goccia d'inchiostro diventa un flusso costante ecco che, prima inquiniamo il contenitore in cui stiamo gettando l'inchiostro e poi, progressivamente, l'inquinamento si estende a tutti gli altri contenitori e la vita ci si incasina e ci crolla il mondo addosso, di colpo.

E quindi?

E quindi, può sembrare una trattazione banale, semplicistica ma su cui è importante riflettere: i miei quattro contenitori, sono in equilibrio tra loro? Certo, con alti e bassi, come è normale che sia, ma sono in equilibrio? Non credere a chi ti dice che a casa ha un sacco di problemi ma sul lavoro va che è una meraviglia. Oppure a chi ti dice che sul lavoro è uno schifo ma a casa è tutto fantastico. Non è possibile, non è vero, tutte le aree sono collegate, chi ti dice questo mente, spesso mente a se stesso senza esserne consapevole. Prenditi un pò di tempo, fai un'analisi delle tue aree, tu lo sai come sei messo, non sono gli altri a dovertelo dire, non sono io a dovertelo dire. Tu lo sai quali sono le aree ok e quali sono a rischio, provvedi, lavorandoci, mettendo a posto le cose, accelerando dove serve, rallentando dove è utile farlo. Bisogna correre come dei forsennati, è vero, il budget è una scheggia, è vero. Ma io ho capito, prima che fosse troppo tardi, che non serve correre come dei pazzi per avere cose o ottenere risultati che ti ammazzano tutto quello che c'è intorno a te. Serve avere obiettivi importanti, stimolanti, sfidanti, duri, molto duri, ambiziosi, ma che siano coniugati anche nell'area degli affetti, altrimenti, niente avrà senso. Un occhio al budget e uno al nostro equilibrio affettivo è la vera chiave del successo, secondo me. Si può fare, è difficile da fare, perché bisogna fare scelte, ma si può fare. Questo non è un post dotto, non è un post che cambia la vita, è un post di riflessione, semplicemente. Prendiamoci cura di noi stessi e dei nostri affetti e anche il business ne beneficerà. Tu cosa ne pensi? Per oggi è tutto, buon week end con i nostri affetti, prendiamoci cura di loro coltivando il nostro piccolo giardino di orchidee.
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