Gli strumenti sono strumenti, non affezioniamoci

Il marketing ha delle regole, che sono abbastanza codificate e non variano mai.

Gli strumenti invece cambiano, alla velocità della luce, e troppo spesso noi marketer non ci accorgiamo o meglio, non vogliamo accorgerci, del cambiamento.

Dati, statistiche, numeri devono dirci quel è lo stato di salute dei nostri deal e se le nostre iniziative hanno successo o meno.

Il marketing tradizionale, non è morto e non morirà, probabilmente, mai. 

In questo momento il digital marketing è la grande disruption che ci viene proposta, sta a noi scegliere se cavalcarla o farci sommergere, perché contro il mercato non si può andare,  però alcune accortezze mi sento di indicarvele:

Attenzione al cambiamento e ai costi delle promozioni: fino all'anno scorso promuoversi, ad esempio, su fb, costava relativamente poco, oggi molto di più. I più navigati tra noi, si saranno accorti che pochi mesi fa un post pubblicato in modo organico o sponsorizzato raggiungeva un pubblico molto più grande che non oggi.

Oggi, i video stanno andando fortissimo e se inizi a usarli ti accorgerai che hanno molta più visibilità che non i post tradizionali, soprattutto se sono girati per il mobile con i sottotitoli e con tutti gli accorgimenti del caso ma, tutto questo, quanto durerà?

Poco, durerà ancora poco, penso che nei prossimi due anni il bengodi di promuoversi a costi bassi su fb finirà, perché? 

Finirà perchè le grandi aziende stanno spostando i loro budget milionari sul digital in modo sempre più importante, sembra che Adidas destinerà il suo intero budget al digitale tagliando la comunicazione sui media tradizionali.

Questo spostamenti di investimenti inevitabilmente renderà le nostre campagne molto più costose e complicate, è una realtà, è inutile arrabbiarsi.

Che fare allora? Non affezioniamoci agli strumenti ma usiamoli, per ora la promozione attraverso i social è ancora, di fatto, il modo più economico di promuoversi ma guardiamoci intorno, guardiamo i social magari in fase di start up che potrebbero andare bene per noi, non fermiamoci alle solite abitudini. Iniziamo però a farlo, non aspettiamo che sia troppo costoso farlo. Non facciamo l'errore dei neofiti dilettanti della borsa che iniziano ad investire quando gli indici sono ai massimi storici per farsi poi maledettamente male.

Il mantra per noi marketer è sempre e solo uno: presto che è tardi occhi aperti, orecchie dritte e un po' di sana incoscienza.

Fai un passo in più, sperimenta, prova, sbaglia, correggi, riprova, misura, analizza: è il nostro lavoro, quello per cui siamo pagati, facciamolo bene sapendo che le nostre attività sono quelle che permettono ai venditori di vendere e alle produzioni di produrre.

Forzaonorecolore e buon marketing a tutti

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