I fuffaroli ci sono perché quelli bravi sono scarsi

I fuffaroli ci sono perché quelli bravi sono scarsi, è un fatto.

I fuffaroli non hanno niente da dire ma lo dicono ugualmente e lo dicono bene.

Questo post è dedicato a tutti i consulenti o venditori di servizi, di qualsiasi genere, me compreso.

In giro c'è tanta fuffa: consulenti improvvisati, esperti di marketing de noantri, gente che ti promette di diventare ricco insegnandoti a giocare a monopoli, e chi più ne ha più ne metta.

E' incredibile l'incompetenza che c'è in giro, incompetenza però, che ha tanto mercato con tante persone che spendono fior di soldoni per farsi abbindolare dal guru di turno che ha fatto esperienza imparando dal bignami di scuola radioelettra condensato in quattro semplici lezioni.

Ma perché succede?

Succede per un motivo molto semplice: quelli bravi, gli esperti veri, spesso, sono molto scarsi a vendere e quasi sempre sono molto bravi a guardarsi l'ombelico in salotti chiusi, criticando chi fa fuffa e compiacendosi del proprio sapere ma continuando a fare fatica a mettere insieme il pranzo con la cena.

Ne parlavo proprio l'altro giorno con una collega con cui mi stavo scambiando opinioni sulla necessità di imparare a vendere e fare marketing.

L'ho visto ieri quando, pubblicando un post, uno pseudo esperto di marketing mi ha bacchettato in merito alle mie competenze e ripreso sull'uso dei termini tecnici.

Io so di non sapere e mi metto in discussione tutti i giorni e ho tantissimo da imparare da quelli bravi, quelli bravi per davvero e imparo e spendo anche tanti soldi per andare a imparare da quelli più bravi di me.

Ma se poi vado sui profili social di chi si erge ad esperto e vedo che è disoccupato o fa il barista (con tutto il rispetto per disoccupati e baristi) mi chiedo:"Ma questo tizi*, non è che tra tre mesi si mette a vendere corsi e magari trova anche clienti che lo seguono?"

E se succederà, merita un applauso: perché è la capacità di acquisire clienti che ti permette di mettere in pratica le tue abilità, non l'accademia fatta nei salotti.

Merita un applauso fino a che, quelli bravi, non scenderanno dal piedistallo e inizieranno a vendere anche loro, a sporcarsi le mani anche loro con il mercato.

La vendita è l'abilità più importante che dobbiamo sviluppare e il marketing è lo strumento con cui ci facciamo conoscere al mercato: non importa se siamo bravissimi nel nostro settore, non interessa se abbiamo competenze stratosferiche, lo sai perché?

Perché se nessuno sa che esisti, puoi essere la persona più in gamba del mondo, ma farai la fame, mentre i fuffaroli continueranno a tenere in mano il mercato.

Nessuno ha diritto al lavoro

Nessuno ha diritto al lavoro: parlo per i professionisti e gli imprenditori, ovviamente, non sto negando l'articolo 1 della nostra costituzione.

Il mercato va conquistato, giorno dopo giorno, i clienti vanno cercati, trovati, chiusi con una vendita e soddisfatti nel tempo, ogni maledetto giorno, tutti i giorni.

Le competenze non ci danno il diritto ad avere mercato, la capacità di fare marketing e di vendere ci danno la possibilità di competere nel mercato, facciamolo.

I fuffaroli sono bravi

Sono bravi perché si insinuano negli spazi lasciati aperti dai professionisti snob super competenti a cui fa schifo vendere.

Sono bravi perché sono capaci a vendere e identificano molto bene il target a cui parlare, il loro target, e a loro non frega nulla di cosa pensano gli altri che non sono in target di loro e dei loro metodi.

E hanno ragione da vendere: sono dei grandi professionisti in questo.

Partecipo ad alcuni gruppi di discussione sui diversi social, ogni tanto mi infilo in qualche ginepraio con le mie esternazioni su questo tema con colleghi molto, ma molto bravi, molto più bravi di me su alcuni argomenti, ma piuttosto coglioni, che si lamentano della fuffa che c'è in giro.

Esperti che irridono e scherniscono i fuffaroli ma sono ai regimi dei minimi cronicamente.

La domanda che mi devo fare:

La domanda che mi devo fare, prima di criticare i fuffaroli è: ma io, ho mercato?

Ho i clienti che mi servono per garantirmi un reddito di sopravvivenza? Bada bene, per sopravvivenza io intendo: un reddito molto superiore al minimo che mi serve per vivere.

Se la risposta alla domanda è: no. Devo stare muto.

Se dopo anni che faccio il consulente sono ancora in forfettaria ai regimi dei minimi, non per alchimie contabili o suddivisione del reddito, ma proprio perché non ci arrivo a superare i minimi di fatturato, devo stare muto.

Devo stare muto, non criticare nessuno e imparare a vendere.

Questo devo fare.

Devo imparare a essere umile e apprendere come si fa a vendere.

Perché ho scritto questo post?

Perché sono stanco di sentire criticare tutto e tutti dando la colpa ai clienti che non capiscono il valore delle persone e delle competenze.

Come fanno i clienti a capire o discernere il valore di un fuffarolo, rispetto a uno bravo, se quelli bravi sono arrotolati sui propri ombelichi, a discutere nei salotti degli esperti di quanto fanno schifo e sono scarsi i fuffaroli, invece che promuoversi e vendere?

Alziamo il culo

Alziamo il culo e impariamo a vendere e a promuoverci in modo da far capire la differenza tra noi e chi la competenza non sa cosa sia.

Creiamo servizi eccellenti per il nostro target di clienti e poi iniziamo a promuoverci come se non ci fosse un domani e, credimi, non è necessario spammare o usare metodologie da stalker per acquisire valore e aumentare il nostro personal brand.

Non serve essere dei molestatori per vendere, serve però sapere che fare marketing e aumentare la percezione che il mercato ha di noi, è l'unico modo per riuscire a rendere fatturabile la nostra competenza.

Tutto il resto sono opinioni leziose o, come dicono i cinghiali come me: bullshit.

Cosa ne pensi, ma soprattutto, quanto vali tu, per il mercato, al netto dei fuffaroli?

Il mantra di questo post è:salviamoilmondodallafuffaimparandoavendere

#alzatiefattura

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