Il Marketing: truffa o strumento fondamentale

Il marketing: truffa o strumento fondamentale per il nostro business? Ne parlerò il 18 giugno al Training Day di Home Philosophy Academy con altri professionisti competenti e stimolanti.

Marketing come truffa?

Certamente, il marketing può essere truffa, anche se vendiamo un prodotto o servizio di qualità a prezzi competitivi. Perché faccio questa affermazione così pesante? Per tre motivi, di cui dobbiamo sempre tenere conto, quando ci approcciamo al mercato: Il marketing è suggestione: con le nostre attività di marketing vogliamo distinguerci dai nostri concorrenti ed entrare nel cuore e nella mente del nostro pubblico, per fare in modo che le persone scelgano noi invece che gli altri. Il marketing è soggettivo: non conta cosa pensiamo noi, conta cosa pensa il nostro pubblico di noi. Io posso piacere a te e non a altri centomila. Scendendo ancora più nel dettaglio, conta cosa pensa di me la nicchia che mi sono scelto: io devo parlare solo a loro, a nessun altro, non mi interessa cosa pensano quelli che sono fuori dalla mia nicchia. Però, quelli che voglio raggiungere devono essere pressoché unanimi nel valutarmi, nel valutarmi come una soluzione di valore. Perché è vero che il marketing è soggettivo e se non piaccio a un utente fa parte della statistica, non posso mica piacere a tutti. Però, se il punto di vista soggettivo di tanti utenti coincide, ecco che la soggettività diventa oggettiva. Quindi: cosa pensa il mio pubblico di me? La risposta a questa domanda è la chiave, e non importa cosa penso io, non importa proprio a nessuno. Il marketing può essere truffa: succede quando, pur avendo proposto un prodotto o servizio di qualità, a prezzi competitivi, tradisco le aspettative che avevo creato ai clienti.

Aspettative?

Esatto, una volta scelto il target, devo capire quali sono le aspettative di questo target, superarle e conquistarlo sapendo però che, se faccio delle promesse le devo mantenere, altrimenti mi tornerà tutto indietro come un boomerang e io avrò truffato il cliente. Nel mercato attuale il prodotto è una componente dell'esperienza d'acquisto: c'è un prima, il prevendita, un durante, il prodotto, e un dopo, il post vendita. Cosa ho promesso al cliente? Perché è quella promessa che ha determinato, probabilmente, il motivo per cui sono stato scelto, pur costando di più dei concorrenti. Ora, la promessa fatta sono in grado di mantenerla? Questo è il punto, qui si gioca la partita. Scegliamo il target, valutiamo le nostre potenzialità, il nostro prodotto o servizio, il prezzo a cui vogliamo uscire e poi accertiamoci di avere gli standard che il nostro target si aspetta, anzi, qualcuno in più e il gioco è fatto. Semplice? No, altrimenti ci riuscirebbero tutti, ma fattibile.

Cosa c'entra questo con un evento di Home Stagers?

C'entra, eccome, vestire la tua casa per renderla più bella ed elegante e accrescerne il valore agli occhi dei potenziali clienti è una componente estetica e pratica fondamentale del marketing per questo settore. Una follia per qualcuno: spendere dei soldi per mettere a posto una casa che voglio vendere, siamo matti? Un'opportunità per altri: investire dei soldi per aumentare il valore della mia casa e venderla meglio o più velocemente. Punti di vista, qual è quello giusto? Non c'è un punto di vista giusto, c'è un target a cui parlare e delle domande da fare per avere le risposte giuste. Dipende da noi, mai dal target.

Il programma dell'evento?

Eccolo qui:
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Sarà una bella giornata, all'insegna del bello e delle competenze. La riflessione che ti propongo è: quali sono le promesse che facciamo ai nostri clienti? Le rispettiamo? Siamo in grado di far si che si inneschi il passa parola virtuoso che stimoli i nostri clienti entusiasti a parlare bene di noi? Come misuriamo i risultati? Il mantra di questo post è: ilmarketingèdappertutto per oggi è tutto
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