Impariamo a pensare in grande

Il signore nella foto è il mio mito imprenditoriale: Adriano Olivetti.

Ho lavorato nell'azienda che portava il suo nome negli anni 80, un'azienda che non ha creato lui, un'azienda creata dal padre Camillo, ma che lui ha fatto diventare un'eccellenza mondiale grazie alla sua capacità di sognare, pensare e realizzare in grande.

Ha fatto cose grandiose che ancora oggi, nella sua città, che è anche la mia, Ivrea, a distanza di 60 anni dalla sua morte, testimoniano la sua capacità visionaria e grandezza imprenditoriale.

Imparare a pensare in grande non significa fare gli sboroni o essere fuori dalla realtà.

Significa riuscire ad andare oltre il minimo indispensabile per sognare e poi rendere i sogni dei progetti realizzabili.

Viviamo nella cultura dell'abbastanza:

  • Lavori fatti abbastanza bene
  • Vite abbastanza felici
  • Compensi sufficienti
  • Collaboratori abbastanza competenti
  • Obiettivi abbastanza interessanti

Pensare e vivere nella cultura dell'abbastanza limita le nostre aspettative e ci fa raggiungere risultati ampiamente al di sotto di quelli che potremmo raggiungere, a parità di competenza.

Se sei un venditore

Lo so, ti vedo, quando ti impongono il budget, rinculi, ti metti nell'angolo, speri di riuscire a fare quello che hai fatto l'anno scorso, se vuoi esagerare proponi un +2%. Quante volte ti è successo di fare così?

Se sei un venditore, soprattutto se pagato a provvigioni, il budget lo devi fare tu, per te stesso, non dovresti aspettare che l'azienda te lo imponga e devi fare un budget importante che ti permetta di fare numeri che siano ampiamente oltre le tue necessità fisiologiche di sopravvivenza.

Se non facciamo così non riusciremo mai a ottenere l'abbondanza, perché ci sarà sempre un imprevisto, un intoppo, un problema che ridurrà i nostri introiti. Se il nostro budget è ampiamente oltre la nostra soglia di sopravvivenza sicuramente, nonostante gli imprevisti, saremo in grado di guadagnare quello che ci permette di vivere bene e molto bene.

Se mi serve 100 devo giocare per 200 e indirizzare i miei sforzi su 200, così facendo riusciremo, e, credimi, è tutta una questione di mentalità, di atteggiamento perché in effetti lo sforzo reale da fare non è il doppio, è molto meno, se si sa come fare.

Se sei un imprenditore

Oggi fare impresa è il lavoro più difficile del mondo? No, è un lavoro come tutti gli altri, con una differenza però: noi siamo gli unici a poter decidere il destino della nostra azienda. Nemmeno i venditori possono farlo: loro posso decidere del loro destino e decideranno di andare via dalla nostra azienda se noi non pensiamo in grande, ma non possono incidere sul destino della nostra azienda. Noi si.

Siamo a giugno, indipendentemente dal corona virus, metà anno è andato, stiamo scollinando.

Durante questo lock down, cosa abbiamo fatto? Abbiamo rivisto i nostri piani per capire come fare a recuperare il fatturato che molti di noi hanno perso?

Se lo abbiamo fatto, questi piani si stanno trasformando in azioni concrete e operative?

Quale sistema di monitoraggio abbiamo per capire se le azioni che stiamo facendo sono giuste o sbagliate, in modo da poter effettuare i correttivi in corsa e non quando sarà troppo tardi?

Pensare in grande per chi fa impresa significa avere una visione di medio lungo periodo, che determina le strategie dell'azienda e una flessibilità giornaliera, che stabilisce quali sono le tattiche migliori per perseguire la strategia e ottenere gli obiettivi prefissati.

Non è complicato farlo, ma richiede disciplina, autocontrollo, passione e tanta capacità di analisi.

  • Quali sono le opportunità che la nostra azienda sta cogliendo?
  • Che abitudini dobbiamo eliminare e quali dobbiamo implementare?
  • Per le nostre persone ci sono opportunità di crescita concreta o pretendiamo di avere dei fenomeni pagandoli come degli stagisti?
  • Noi, nella nostra azienda, manderemmo un curriculum per farci assumere?
  • Siamo dei dipendenti che si sono inventati un lavoro autonomo per sbarcare il lunario o stiamo ragionando a medio e lungo termine per lasciare un segno e creare qualcosa di importante?
  • Siamo disposti a pagare il prezzo, e lo stiamo facendo, per far crescere il nostro business e le persone che ci aiutano a crearlo?

Ci sono molte altre domande che possiamo farci per capire se stiamo pensando in grande, ma già quelle elencate qui sopra ci possono dare un'indicazione in merito all'atteggiamento che abbiamo nei confronti del business.

Rispondiamo a queste domande, facciamoci le altre, diamoci le risposte e adeguiamoci perché, come ho detto, il destino della nostra azienda, fino a prova contraria, dipende da noi, non dal fato, non dal destino e nemmeno dalla buona volontà di chi lavora con noi. Dipende esclusivamente da noi.

Il mantra di questo post è: pensaingrandeperprosperareenonsoccombere

Per oggi è tutto.

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