Undici anni fa raccontavo uno scenario, cosa è cambiato?

Undici anni fa raccontavo uno scenario, cosa è cambiato?

Oggi mi è capitato sotto mano questo post che scrissi qui sul blog circa 11 ani fa, nell'autunno del 2008.

L'ho riletto, e voglio condividere con te alcune riflessioni:

Il post dell'autunno 2008 era questo:

Nei giorni scorsi, mi trovavo negli Stati Uniti e tra un bagno di sole e un ottovolante, un uragano e un pò di shopping spaparanzato di quà e di là ogni tanto leggevo i quotidiani: la deformazione professionale mi ha portato ad osservare gli annunci di lavoro che tutti, oltre alle caratteristiche tecniche ricercate, recitano più o meno così:

Importante azienda di manutenzione offre fantastica opportunità per elettricista esperto:

lavoro full time, paga oraria xy, ferie pagate, assicurazione sanitaria, in funzione delle capacità effettivamente dimostrate sarà implementabile piano pensione.

FERIE PAGATE? ASSICURAZIONE SANITARIA? PIANO PENSIONE? MA NON E' LA REGOLA? DA NOI, IN U.S.A. NO!!!

E' vero: là per strada vedi gli homeless, ma anche da noi; la gente se non è previdente e non riesce a farsi un piano pensionistico passerà dei brutti guai, ma anche da noi; Oggi l'economia americana è ai minimi termini,mi auguro ancora per poco, ma come si fa a competere con imprese e con una struttura sociale così? Con imprese che, hanno si tanti problemi, ma hanno molti meno balzelli e laccioli, per non parlare della concorrenza asiatica, dei sommersi ecc...ecc....

UNO STATO CHE CURI IL SOCIALE E I SUOI CITTADINI E' LA MASSIMA ESPRESSIONE DI ETICA E GRUPPO, ma da noi non è così, oltre al danno la beffa: ci confrontiamo con Paesi che non hanno questo tipo di attenzioni verso i loro cittadini e quindi sono per definizione più cinici, ma più competitivi di noi, il che non ci dovrebbe preoccupare se le cose e il sociale da noi funzionassero, ma, non è così.

Pessimismo? No, realismo ma, visto che sappiamo che il cambiamento e dipende da noi: si può fare qualcosa, siamo noi quelli che con le nostre attività, le nostre idee, le nostre proposte possiamo iniziare dal basso il cambiamento. Avete idee? proposte? Imprenditori competitivi, etici con collaboratori motivati e coinvolti per migliorare e rendere più vivibile questo nostro splendido paese.

Creiamo un movimento di opinione, un cambiamento strutturale, smettiamo di lamentarci: iniziamo a fare qualcosa, il tuo contributo e le tue idee costruttive sono importanti. TU SEI IMPORTANTE.

Fine del post

Perché questo post è importante?

E' importante perché sono passati 11 anni e le cose sotto tanti punti di vista, invece che migliorare sono peggiorate, perché noi, cittadini italiani, siamo peggiorati, come gruppo, ma, essendo il gruppo la somma dei singoli significa che tanti di noi sono peggiorati individualmente.

Siamo molto bravi a lamentarci ma poi siamo i primi a fare i furbi e a cercare di sfruttare le occasioni di eludere, di evadere, di arrangiarci perché teoricamente siamo virtuosi ma poi, della collettività, in fondo, non ci interessa molto.

Sono amaro e disilluso? No, sono arrabbiato e motivato a non farmi andare bene le cose.

Motivato a continuare il percorso iniziato nel 2008, la mia missione personale: contribuire a migliorare la classe imprenditoriale dei piccoli e medi imprenditori italiani.

Senza scuse, senza aspettarsi niente dagli altri, lavorando, quando è possibile, insieme ad altri colleghi imprenditori, per provare a fare andare le cose meglio, essendo competitivi con idee nuove, strumenti nuovi, utilizzo di tutto quello che abbiamo a disposizione, smettendo di piangerci addosso e dandosi da fare.

Non sono uno stinco di santo

Anche io ho fatto il furbetto, a volte mi è andata bene, alcune volte ho pagato caramente e dolorosamente le scorciatoie che ho provato a intraprendere.

Però, poi, finalmente, mi sono reso conto che non dipende dagli altri il cambiamento, dipende da noi, individualmente, sapendo che, siamo così in basso che, chi ha la mia età, anche se diventerà virtuoso, non ne vedrà i benefici.

Ma dobbiamo cambiare gratis, senza aspettarci niente in cambio, per iniziare a generare piccoli mutamenti di cui beneficeranno, probabilmente, i figli dei nostri nipoti.

Ci sono tempi tecnici da rispettare e 40 anni di incuria, scarsa etica personale e collettiva, scarsa cura delle cose comuni, hanno generato effetti devastanti, se va bene ce ne vorranno altrettanti per riprenderci.

Non sono uno stinco di santo, ma penso di avere sviluppato un etica personale e del lavoro, che possa essere messa al servizio dei colleghi imprenditori, questo, per esempio, è uno dei motivi per cui, oltre un anno fa, dopo alcuni anni di disagio interiore, ho ribaltato il tavolo a cui ero abbastanza comodamente seduto, ricominciando tutto da capo.

Bisogna essere realisti

Realisti con i piedi ben piantati per terra e la testa tra le nuvole: credere di poter cambiare la scena e lavorare per farlo.

Io ci credo e mi sto adoperando per farlo, è quello che cerco di trasferire ai miei clienti e alle persone che lavorano con me e con cui entro in contatto: non ci sono scorciatoie, non ci sono strade facili, non c'è trucco e non c'è inganno.

C'è da lavorare, tanto, tenendo in mente che lo stato del mondo in cui viviamo dipende da noi, individualmente. Amen.

Per questo come attività della mia impresa faccio l' Allenatore d'Impresa.

Io ci credo e continuerò, fino a che non arriverà il mio game over a lavorarci, tu, cosa ne pensi al proposito?

Il mantra di questo post è: nonbastachiacchierarebisognafare.

Ti piacerebbe approfondire di persona questo argomento?
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Commenti

  1. Mi piace questa tua idea e oltretutto centri un problema che tocchiamo con mano ogni giorno.
    Mi impegnerò a produrre qualche idea.

  2. Grande Mauro.
    Il punto è prorpio questo: nl mondo in cui ci sono meno vincoli di colpo il vero problema delle imprese è tenersi quelli bravi. Qui da noi è disfarsi dei lavativi.
    Quindi in automatico le aziende mettono in piedi sistemi di motivazione e di incentivazione che noi neanche ce li sogniamo.
    Ho lavorato 8 anni per una multinazionale e ti garantisco che il loro vero problema è motivarti personalmente: quindi alla fine uno meritevole da loro ha molte più protezioni e servizi che uno bravissimo da noi. C’è quindi un obbligo del sistema a pensare positivo. Per farlo da noi occorrono due palle così.
    Ma noi le tireremo fuori!

  3. Ciao Mauro,
    credo proprio che hai centrato il punto… Continia così Alex Bertoldi

  4. Sono pronto, Mauro!
    Con in mente il modello dei paesi nordici, dove la gente è civile, i più deboli vengono aiutati dai più forti, la politica e lo stato funzionano bene e le aziende sono ipercompetitive (vedi Nokia, Ikea ecc)
    Sono pronto a impegnarmi anche personalmente.
    Anzi penso che lo farò davvero.
    Idee? Partecipare responsabilmente di persona alla sana amministrazione della cosa pubblica, favorire chi tra i politici è onesto e merita, eliminare immediatamente chi è disonesto e non merita.
    Come? Facendo blocco tra tutti quelli che vogliono cambiare l’attuale becero modo di fare politica in Italia.
    Alcuni sono già in pista ma ancora troppi sono disinteressati o nauseati

  5. Per tutti quelli che hanno risposto fin qui: siamo tutti imprenditori e malcontati influenziamo tra collaboratori, fornitori, famigliari, clienti “n” migliaia,probabilmente di più, di persone; non voglio fare lo sborone ma in termini tecnici siamo definiti “opinion leader” quindi: dipende da noi, dal nostro livello etico, dal nostro impegno, dipende tutto dal valore che diffondiamo nella società e dal valore che le persone danno a noi, non come imprenditori ma come persone; ognuno può impegnarsi come vuole una cosa però potremmo farla tutti insieme, anche se non so bene come: un sito, un club con i nostri valori (un pò come si fa nelle aziende) dove chi si iscrive viene pubblicamente esposto al giudizio di chi gli sta intorno: es: io sono mauro, aderisco al club xyz,che crede in questi valori e li persegue, faccio quello che dico, dico quello che faccio; se ti vuoi lamentare di me fallo, questo è l’indirizzo, se mi vuoi dare un riconoscimento idem. Il tutto scritto sul biglietto da visita indipendentemente dall’azienda per cui lavoriamo. Così facendo se non rispettiamo i valori in cui diciamo di credere la gente, chiunque, può andare sul sito e sputtanarci pubblicamente. Io penso che questa iniziativa se studiata bene, potrebbe diventare un vero movimento di opinione una lobby che potrà nel medio influenzare il cambiamento.
    E’ fattibile? lo facciamo? come ci organizziamo? chi ci sta?
    Io ci sono

  6. Sono molto d’accordo con Mauro & Giorgio, anzi, vi dirò di più, questo Club noi l’abbiamo fatto, è neonato e presente, grazie a una dozzina di imprenditori su Roma nord, Civitavecchia, Rieti, Viterbo.
    abbiamo l’obiettivo di riunire 100 imprenditori illuminati per ogni provincia italiana, dove l’acesso avviene per conoscenza diretta e presnetazione di un associato.
    Andate su http://www.clubtop100.it e dateci i vostri suggerimenti, grazie.

  7. Grande Mauro,
    un club i cui aderenti si impegnano ad osservare una carta etica….un’iniziativa da portare avanti!!!
    Approfitto per comunicare la mia esperienza che spero sia di incoraggiamento a chiunque la pensa in un determinato modo.
    Navigando da parecchio nell’organizzazione aziendale e, più specificatamente in quella sanitaria, si è fatto sempre più concreto in me un modo diverso di approcciarsi ai problemi e pur non trovando riscontri immediati ( molte volte è difficile cambiare perchè non si riesce a credere che il proprio benessere reale dipende dal benessere dell’organizzazione tutta) ho perseguito la mia strada fin quando ho incontrato, casualmente, in un gruppo virtuale da lui moderato, Mauro con cui ho scoperto molte affinità di intenti e con cui, prima o poi, ci sarà l’occasione di un incontro condivisivo/programmatico.
    Un messaggio per tutti: non abbiate paura di estrinsecare i vostri pensieri anche se sembrano controcorrente…vi accorgerete di non essere soli!!!

  8. Ciao Mauro,
    ti ‘leggo’ da pochissimo e gia’ mi piaci. Poche parole, ma schiette e dirette.
    La tua idea della lobby dove mettiamo in chiaro i nostri principi e i nostri pensieri? Presente !
    Presente perche’ sono convinto che con l’esempio quotidiano, costante, i nostri valori possano permeare in modo indelebile chi ci sta’ vicino, chiunque essi siano.
    Maurizio

  9. l’idea di fare in modo che le persone possano “sputtanare” o “elogiare” il servizio dato dall’azienda in tempo zero e on-line e’ superprofessionale e difende le persone che in mezzo ai fancazzisti faticano a fare al meglio il proprio lavoro.. nn sono un imprenditore,sono un dipendente di una ditta in cui mauro baricca “el bandidos” lavora,sto’ cercando di diffondere il “presobenismo” e nn mi sento un dipendente,ma un collaboratore,mi sento realizzato quando oltre ad aver raggiunto l’obbiettivo trovo il modo piu’ alternativo e di aiuto x miei colleghi,diamo un servizio alle persone che si servono da noi,regaliamo un sorriso,facciamo in modo di risolvere i problemi anche post vendita e vorrei tanto che le persone che servo e seguo potessero “sputtanarmi” ogni santo giorno!!!!!! riusciremo a centrare il risultato e coloreremo l’italia,,basta fannulloni che danno la colpa a tutti tranne che a loro stessi!!! il mantra e’…. spacchiamospacchiamospacchiamo….eeeee…..spaccheremo!!! +dieg

  10. i’m sorry…. mancava lo scritto da……..

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