Questo è un post razzista

Questo è un post razzista

Di solito, nel mio blog, io scrivo solo di marketing e gestione d'azienda, di persone e business. Oggi no, oggi il post è razzista: narra di stupidità e idiozia. La stupidità e l'idiozia in cui noi, come specie, stiamo cadendo. Il motivo? L'ignoranza, l'ignoranza profonda. Siamo sempre più stupidi perché siamo ignoranti: non leggiamo, non studiamo, non ci informiamo. Postiamo sui social gattini, cuoricini, frasi dotte da baci perugina, aforismi profondi come rutti, senza avere un minimo di cultura. Siamo laureati all'università della vita. Abbocchiamo a tutte le fake news che ci propinano. Citiamo gli aforismi dei filosofi e degli intellettuali, ma non sappiamo nemmeno parlare l'italiano. La nostra fonte d'informazione è il social, al limite la Gazzetta dello sport o la Barbara D'Urso (senza togliere nulla alla Gazzetta dello sport che trovo più educativa della barbarina nostra).

Sono razzista

Si sono razzista, un razzista bastardo: non è vero che uno vale uno. Uno vale uno è una stupidaggine scritta da qualcuno, intelligente, che vuole tenerci stupidi e ci sta riuscendo. E' sempre stato così, non è un'invenzione moderna Panem et circenses esiste da millenni, ma almeno una volta ci davano il pane, giusto per dire. Io valgo per la cultura che ho e per le idee originali che mi faccio, non per l'indottrinamento che mi dai tu. La cultura è: leggere, informarsi, approfondire, farsi un'idea propria. Cultura non significa avere una laurea in tasca, certo, una laurea serve sempre, ma conosco fior di laureati che sono degli ignoranti caproni e persone che non hanno frequentato le scuole che hanno grande cultura. Mia mamma, per esempio, è una donna di grande cultura: ha la terza elementare. Nella sua vita ha sempre letto, è sempre stata curiosa, si è fatta le sue idee, le ha espresse e le ha difese. Una grande cultura. Sono razzista nei confronti di chi non studia, non approfondisce, di chi è menefreghista, di chi non si assume un minimo di responsabilità per fare andare bene le cose ma si lamenta, stigmatizza, giudica. Conosco persone meravigliose, da cui ho imparato tanto e da cui ho tanto da imparare che non hanno avuto la possibilità di studiare, ma stanno dando il loro contributo a questa nostra società. Perché il fatto è questo: cosa possiamo fare noi, individualmente, per fare andare bene le cose? Questo è il punto: ognuno di noi ha una responsabilità sociale, individuale. Non serve a niente guardare gli altri, non serve a niente dire:"tanto non cambierà mai", "Io cambio se lui cambia", tutte stupidaggini che servono per trovarci degli alibi.

Sono razzista intollerante

Leggi questo articolo Il caso dell'essere subumano il mostro (non maestro) di Foligno a cui i bambini si sono ribellati. Sono razzista: una persona così non merita niente, non merita di votare, non merita un lavoro, non merita un'assistenza sanitaria, non merita niente, anzi, no, qualcosa si merita ...ma non te lo scrivo qui perché altrimenti mi arrestano. Mi sono stancato del buonismo da libro cuore. Io, non sono un negro, non sono un ricchione, non sono un terrone, non sono intelligente. Io, sono un negro, sono un ricchione, sono un terrone, sono intelligente. Lo vedi? Basta un "non" messo o tolto e cambia la scena, si ribalta di 360°. Ma di cosa stiamo parlando? Cosa stiamo facendo? Dove stiamo sprofondando? Continuando così, prima o poi toccherà a noi: perché ognuno di noi, è l'ultimo di qualcun altro. Riflettici quando giudichi ed etichetti un altro. Stronzo/a!

Ci salveranno i bambini?

I bambini, sono gli unici che potranno salvarci, perché non ancora contaminati da noi adulti. Non ancora rincoglioniti dalla nostra stupidità. I bambini, c'è stato un tempo in cui, forse, anche noi lo siamo stati: tempo sprecato evidentemente. Non ci meritiamo niente, perché stiamo alimentando, individualmente, questa spirale di violenza, intolleranza e stupidità che pensavo di aver letto solo nei libri di storia e che mai avrei pensato di doverla vivere ( you know what a libro di storia?)...lasciamo perdere! Noi non ci meritiamo niente ma i bambini si, loro se lo meritano qualcosa di meglio e se non pensi che se lo meritino, mandali direttamente, ora, nelle camere a gas, così soffriranno di meno, invece che torturarli facendoli crescere in un mondo in cui non potranno mai trovarsi bene, perché noi, coglioni, abbiamo buttato la civiltà nel cesso. E' nostra responsabilità personale provare a rendere migliore questo postaccio, di nessun altro. Questo è un post politico: niente di professionale. La politica, non la partitica qui leggi cosa intendo in cui i governanti hanno questa caratteristica che li porta ad essere al potere:"Quest'ultima classe deve essere al potere, in quanto classe di innata sensibilità, di inesauribile curiosità intellettuale; i filosofi vogliono capire e non solo constatare, ma anche far funzionare la convivenza". I bambini, oggi, sono l'unica classe che meriterebbe di essere al potere: sono sensibili, sono curiosi, fanno funzionare la convivenza. Proviamo, se non abbiamo il cervello completamente intasato dalla merda, a ragionare come potrebbe ragionare un bambino, l'unica razza della nostra specie che in questo momento si merita un futuro. Il mantra di questo post è: fanculoatehomosapiensimmerda Per oggi è tutto  
Ti piacerebbe approfondire di persona questo argomento?
Contattami, senza impegno, cliccando sul pulsante qui sotto, sarà un piacere darti supporto!
Lascia un commento