Ci vuole tempo per cambiare, dice il suicida

Ci vuole tempo per cambiare, in tempi normali ci può stare, in tempi in cui tutto sta cambiando alla velocità della luce, come in queste settimane, non abbiamo il tempo per abituarci a nuove abitudini operative.

Dobbiamo semplicemente decidere se adottarle o morire.

In questi giorni mi sto confrontando con tante persone, clienti, amici, conoscenti, potenziali clienti.

A tutti è estremamente chiaro che certe abitudini dovranno cambiare, qualcuno ha già dei sistemi nuovi di connessione, di vendita, di comunicazione, li ha perché magari la sua azienda li ha già adottati o perché ha seguito un corso con me, o ha letto un libro intuendo una svolta.

Però...

Però

Però, per cambiare ci vuole tempo.

Mi devo abituare.

Si, ora metabolizzo e poi, con calma mi adeguo.

E' questa la cazzata, il bias cognitivo che ci frega. Se non sai cos'è un bias cognitivo, leggilo cliccando qui.

Non ci vuole tempo per cambiare, ci vuole una decisione e per cambiare un'abitudine servono due fattori, non necessariamente concomitanti tra loro, l'ho già scritto in numerosi articoli, uno lo puoi leggere cliccando qui:

  • per cambiare un'abitudine serve, principalmente essere costretti a farlo
  • per cambiare un'abitudine può essere utile formarsi e imparare cose nuove

Il primo punto è più importante del secondo, se ci sono tutti e due siamo a cavallo.

Sicuramente questo corona virus del piffero ci costringe a cambiare tante abitudini, operative.

Tantissimi di noi vedono i propri modelli di business che cadono, altri li vedono modificarsi, pochi coglieranno le opportunità.

Chi in questo momento si sta adattando e sta sperimentando quello che le nuove costrizioni ci spingono a sperimentare riuscirà.

Quelli che stanno pensando che dovranno abituarsi e che serve tempo per farlo moriranno.

E' semplice, quasi banale, non mi piace questa realtà? Interessante, muoio, dal punto di vista professionale prima e probabilmente mi caccio in un mare di guai subito dopo o durante.

Se ti buttano in mare da una barca e non sai nuotare o impari seduta stante o muori, è semplice. Non puoi pensare di decidere che probabilmente la prossima settimana ti iscriverai a un corso di nuoto per gestire emergenze come queste. Stai affogando, o nuoti, o muori. Mi ripeto: è semplice.

Noi, tanti nostri mercati, stanno vivendo esattamente questa situazione: non c'è tempo per riflettere se siamo in grado di cambiare, dobbiamo agire e farlo, subito.

Non c'è tempo per abituarsi, non c'è tempo per riflettere con i nostri tempi, il tempo è quello di agire.

Agire sperimentando mentre aggiustiamo il tiro, modifichiamo le modalità, correggiamo il sistema ma comunque utilizziamo nuove abitudini.

Qualcuno di noi si troverà più pronto di altri. Qualche azienda aveva già fatto passi prima dello scoppio dell'epidemia e farà prima, ma anche chi non ci aveva pensato non ha alternative: imparare a nuotare seduta stante alle nuove regole del gioco che non ha regole o affogare.

Velocità è la parola chiave

Velocità: è una delle parole del marketing e della vendita di cui tratto abbondantemente da oramai due anni: la velocità è la chiave.

Mai come ora è attuale e vero.

Velocità: a imparare, a mettere in discussione, a modificare, a rettificare, a ricominciare.

Mai come in questo momento devo avere ben chiara la strategia, ma essere pronto a modificare la tattica giorno dopo giorno, misurando, provando, sbagliato, riportando, correggendo e avanti, senza soluzione di continuità.

Mai come ora il tempo dei pigri, dei bradipi, di quelli che "abbiamo sempre fatto così", del "Si però", o "eh, ma" è finito.

Azione e velocità all'interno di un piano strutturato ma dinamico, è facile? Certamente no, non è facile, ma qual è l'alternativa?

Mai come oggi è stato difficile fare impresa, mai come oggi è stato difficile tenersi un posto di lavoro.

Ma, sono convinto, mai come oggi, per chi è disposto ad alzare quel culo gigante dalla poltrona delle nostre consuetudini, senza scuse e senza rammarichi, ci saranno opportunità.

Fanculo al covid-19 e anche a me che sono senza pietà nell'esprimere questi concetti, mi ci mando da solo, così non devi fare tu lo sforzo.

Ma questo non è il momento di bugie motivanti perché, come sa chi mi segue, il mio hashtag di periodo è:#andràtuttobeneuncazzo : ritornerà ad andare bene, forse, se facciamo le cose che serve fare, non quelle che siamo abituati a fare.

Il mantra di questo post è: forzaonorecoloreealziamoilculo

Per oggi è tutto.

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