Essere sui social è un duro lavoro

Essere sui social è un duro lavoro

Ci sono molte persone e alcuni pseudo guru di quelli che ti fanno diventare ricco in due settimane, al semplice schiocco della carta di credito per comprare il loro metodo infallibile, lo millantano, che pensano che i social network siano un valido strumento di business a basso costo, in cui vendere a man bassa e velocemente.

Balle!

Niente di più falso: i social non sono uno strumento di business, per definizione sono reti sociali, non matching point o fiere di settore.

Sono luoghi in cui la gente va per divertirsi, rilassarsi e cazzeggiare, si anche LinkedIn: anche su quel social, nato per scopi professionali, tira più il pelo di una notizia gossippara che argomenti supertecnici da adepti della scienza, della tecnica e del business.

Cosa sono i social?

I social sono degli enormi bloggoni: dei grandi blog, non di nostra proprietà, in cui, i proprietari ci fanno lavorare gratuitamente o addirittura ci fanno pagare per postare le nostre pubblicità, per fare in modo che la loro piattaforma si alimenti continuamente di contenuti che piacciono agli utenti che, ripeto, ci lavorano dentro gratuitamente, postando le cose che piacciono a loro e che condividono con altre persone come loro.

Ecco, messa così non è molto romantica vero?

Ricordiamoci che quando ci imbattiamo su internet in qualsiasi cosa che ci sembra gratuita, in realtà il prodotto siamo noi.

I proprietari di questi enormi blog vendono i nostri interessi e quello che facciamo, diciamo, preferiamo, desideriamo, ad aziende che sono disposte a investire denaro per appiopparci pubblicità super profilata.

In pratica, abbiamo regalato l'anima al grande fratello che in cambio ci permette di condividere i posti dei nostri gattini o cagnolini, ci permette di entrare in contatto con la fidanzatina che avevamo alle scuole superiori o di chattare con i nostri amici che sono dall'altra parte del mondo.

Ne vale la pena? Direi di si, visto tutto quello che possiamo fare grazie ai social. Cosa ci importa se vendono i nostri interessi alle aziende che magari ci propongono proprio le cose che vogliamo noi? Giusto?

Sbagliato!

Noi non siamo sui social per acquistare e, a meno che tu non sia la Coca Cola, la Nike o altre grandi aziende che hanno portafogli praticamente illimitati da spendere in pubblicità, ogni volta che mi propini un post pubblicitario io mi irrito.

Mi irrito perché sulla tua pagina, di P.M.I., non ci trovo niente di interessante: solo stupide pubblicità di prodotti che posso trovare dappertutto, in qualsiasi momento a prezzi anche migliori dei tuoi e spesso anche più di qualità.

Perché mi rompi le scatole con la tua pubblicità? Non la voglio.

Quindi non ho speranza?

No, contrariamente a quello che ho scritto finora, i social possono anche essere un grande strumento di business, per me almeno lo sono, e anche per tante aziende e altri professionisti che conosco. Possono essere degli strumenti di business a condizione che iniziamo a comprendere che, per chiedere, dobbiamo prima dare.

Inizia a produrre contenuti interessanti per chi ti segue. Contenuti gratuiti e originali dove dai informazioni, risolvi problemi, fai istruzione in merito a quello che tu tratti.

Non serve fare delle cose geniali, non esistono le cose geniali, serve dimostrare interesse per il tuo pubblico senza stressarlo subito con richieste d'acquisto.

Prenditi del tempo per:

  • Definire il target di persone a cui vuoi parlare
  • Trovare degli argomenti che possano essere interessanti per il tuo pubblico
  • Stabilire una linea editoriale costante in cui parli al tuo pubblico che dev'essere mantenuta nel tempo: mesi e anni di presenza costante.
  • Crearti un pubblico appassionato che ti segue: non serve avere decine di migliaia di follower che non interagiscono con te, basta un piccolo numero di fan sfegatati che si sentano coinvolti.
  • Dosa con sapienza i messaggi pubblicitari di vendita: in linea ideale un 20% dei tuoi messaggi dovrebbero essere promozionali dei tuoi prodotti o servizi, un 80% devono essere notizie utili per la tua comunità che aumentino la tua credibilità e reputazione.

Ma è quasi come se fosse un lavoro, io non ho tempo!

Ecco, nel titolo del paragrafo qui sopra c'è tutto: non è quasi come se fosse un lavoro, è un lavoro. Un lavoro pieno con grandi sforzi e sacrifici da mettere in campo quotidianamente, i cui risultati arriveranno nel tempo.

Se non hai tempo, non devi nemmeno avere voglie.

Se non riesci ad entrare nell'ottica che essere sui social e farci anche del business significa dedicarci tempo, risorse e denaro, l'unico suggerimento che posso darti è quello di continuare a postare esclusivamente le foto delle tue grigliate o delle performance sugli sci, i gattini e i cani sono, come ho scritto, un must, ma smettere di utilizzare la tua pagina aziendale che, ora comprendi perché non ti sta portando risultati.

Vuoi solo giocare sui social? Nessun problema non metterci la pagina aziendale, ti risparmierai tante arrabbiature o delusioni su aspettative poco realistiche e ti rilasserai per davvero cazzeggiando, che è appunto lo scopo per cui sono nati.

Decidendo invece di iniziare a lavorarci per davvero, seguimi su questo blog o nelle mie pagine sui social dove, tra le altre cose, racconto un pò delle mie esperienze in merito, come utente del mondo dei social, che penso possano essere utili anche a te.

Il mantra di questo post è: socialcazzeggioobusiness

Per oggi è tutto.

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