Guarda il tuo concorrente e fai diversamente

Guarda il tuo concorrente e fai diversamente

Sembra banale come affermazione ma quante volte ci uniformiamo alla concorrenza?

Guardiamo quello che fa la concorrenza e facciamo quello che fanno loro.

Senza metterci qualcosa di originale nostro, senza distinguerci, senza fare uno sforzo per definire e promuovere quella che gli esperti definiscono la UPS: la nostra proposta unica di vendita che abbiamo solo noi e ci rende differenti dai concorrenti.

Se cliccate il link qui sopra potete leggere cosa ci dice Wiky della UPS e in particolare:

  • Dobbiamo proporre un beneficio per l'utente
  • Un beneficio tale che la concorrenza non possa offrirlo
  • Il beneficio dev'essere così vantaggioso da poter spingere milioni di consumatori all'acquisto

Su quest'ultimo punto, soprattutto oggi, soprattutto per noi piccoli, la vedo dura.

Non ci servono milioni di consumatori, ci serve la nicchia giusta: il pubblico che si innamora dell'esperienza d'acquisto che siamo in grado di fagli fare.

Ci serve un pubblico fedele, entusiasta dei nostri prodotti o servizi che attiva il buzz del passaparola e ci aiuta a fare marketing parlando bene di noi.

E' terribilmente difficile ottenerlo questo pubblico.

Perché è difficile ottenerlo?

Perché dobbiamo passare da essere prodotto centrici a essere clienti centrici, lo dicono tanti esperti, ma cosa significa essere clienti centrici?

E' un concetto molto semplice anche se difficile da realizzare: il cliente al centro di tutte le attività dell'azienda.

Significa lavorare, a 360°, anzi 365° ;-) per lui.

Lavorare a 365° per il cliente sta tutto in quei 5 gradi in più che non esistono da nessuna parte ma sono ben percepiti dal cliente: farlo sentire esclusivo, parte di un mondo speciale, anche se vendiamo lastre di cemento armato, pezzi di ferro o qualsiasi altra cosa.

Significa che tutta l'azienda è centrata su di lui e che lavora in modo sincrono per lui: lo dicono tutti, lo fanno in pochi, soprattutto, se sei, come me, piccolo.

Noi piccoli siamo pigri, proprio con la scusa che siamo piccoli.

Non abbiamo tempo per gestire le cose in modo ordinato, non abbiamo tempo per formarci, per fermarci, per fare strategie, non abbiamo tempo.

Non è vero che non abbiamo tempo: siamo spesso solo pigri, perché fare cose nuove significa cambiare le nostre strutture mentali di come si deve sviluppare il business a cui siamo abituati da tempo immemore. E' difficile farlo, nessuno lo nega, ma indispensabile, è una questione di sopravvivenza.

Ci perdiamo dei pezzi nel nostro processo produttivo o di servizio e la nostra filiera, dal momento dell'acquisizione del cliente al servizio post vendita, spesso, fa acqua da tutte le parti.

Mettiamo a posto queste cose e potremmo fare la differenza per i nostri clienti.

Viviamo in un mondo di aziende simili, con prodotti simili, offerte simili e prezzi simili.

Per poter stare sul mercato bisogna lavorare per differenza e non per uniformità e spesso questo non si può fare con il prodotto, ma con l'esperienza d'acquisto si.

Possiamo fare la differenza.

Guarda il tuo concorrente e fai diversamente, spesso significa semplicemente fare questo: tendere a essere perfetti, per i nostri clienti. E' tanta roba.

Le domande da farci:

Qual è l'esperienza d'acquisto che offriamo al nostro mercato?

Se fossimo noi al posto dei nostri clienti, alle condizioni a cui noi oggi vendiamo, compreremmo?

Perché tra milioni di scelte disponibili il cliente dovrebbe scegliere proprio noi?

Rispondere a queste tre domande può fare la vera differenza per noi e per il futuro della nostra azienda.

Non sono domande banali: proviamo a fare l'esercizio e estendiamolo anche ai nostri collaboratori.

Il mantra di questo post è: ladifferenzalafalespereinzadacquisto

Per oggi è tutto.


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