Il marketing deve suggestionare, è soggettivo e può essere truffa.
Quella sopra è una frase che spiego in modo approfondito durante i miei corsi marketing.
Qualsiasi messaggio che noi veicoliamo dev'essere coerente con quello che facciamo, altrimenti rischia di tornarci indietro come un boomerang.
La FIAT ha presentato ieri la nuova 500 elettrica con uno spot che, personalmente, trovo molto bello e con il giusto testimonial.
Clicca qui per vedere lo spot: video lancio nuova 500 elettrica
Il testimonial scelto è Leonardo Di Caprio una super star mondiale sicuramente di grande richiamo a prescindere ma che, in questo caso, certamente non è stata scelta per il suo mestiere di attore ma per il suo attivismo a favore del pianeta e dell'ecologia.
Una scelta molto azzeccata: messaggio e testimonial sono coerenti.
Certamente uno spot del genere, soprattutto per una multinazionale, che ha, ad oggi, il suo core business nel motore a scoppio, rappresenta uno spartiacque importante, impegnativo.
Nello spot Di Caprio dice:"Dobbiamo giocarci tutto": messaggio molto impattante, molto impegnativo.
Non basta però lanciare un singolo modello per dire di avere a cuore la sopravvivenza del nostro pianeta, ma questo è comunque un messaggio forte, che ci dice anche, tra le righe, qual è la strada che vuole percorrere l'azienda.
Questo spot mi piace molto, ovviamente ha un budget milionario e per noi piccole imprese è impensabile poter fare questo tipo di investimenti ma, nel nostro piccolo, quali sono i messaggi che mandiamo al mercato?
Noi, siamo coerenti tra quello che diciamo e quello che facciamo? Il mercato come ci percepisce?
Riusciamo a comunicare in modo impattante le nostre idee, la nostra visione del mercato, quello che la nostra azienda vuole fare e il modo in cui lo farà?
Oggi sempre di più il marketing è narrazione, e saper raccontare quello che vogliamo fare e come lo vogliamo fare può fare la differenza.
Saper individuare la nicchia di persone a cui vogliamo parlare e ingaggiarle nel modo giusto farà sempre di più la differenza.
Certamente, nel momento in cui parliamo a un determinato target di persone specifiche rischiamo di scontentarne altre ma oggi, soprattutto per noi piccoli, non possiamo piacere a tutti, non possiamo essere per tutti.
Decidiamo chi è il nostro target di clientela potenziale e poi dedichiamoci anima e corpo a creare prodotti o servizi eccellenti solo per loro e parliamo solo a loro.
Lavoriamo per differenziazione e non per uniformità.
Il mantra è: permoltimanonpertutti.
Per oggi è tutto.