La virtù del passo indietro
Viviamo in un mondo in cui tutti si vogliono atteggiare a duri e puri, tutti hanno la verità in tasca, tutti hanno ragione.
Un mondo in cui è più semplice scontrarsi che ragionare, insultarsi che trovare punti di vista in comune.
Un mondo che non mi piace, non so a te, ma a me, così come lo stiamo riducendo, proprio non piace.
Anch'io non ero esente da questa frenesia del "io ho ragione e lui ha torto", come tutti noi. Però negli ultimi anni, un pò per le cose che mi sono successe, forse con l'avanzare dell'età, a me piace più pensare sulle ali della saggezza, ho iniziato a praticare l'arte del compromesso.
L'arte del compromesso
Detta così suona brutta, come ho già scritto altre volte, un compromesso non è una bella cosa: una delle controparti ci rimette, o addirittura tutte e due.
Infatti, il compromesso a se stante non è una bella cosa, ma se mi serve per mettere delle basi per negoziare in futuro può andare.
In un mondo in cui è sempre più difficile stringere accordi e trovare persone che danno valore all'onore, alla parola data, al rispetto di un contratto, scendere a compromessi potrebbe essere devastante, dobbiamo usarlo con cautela e saggezza per non rimanere sempre bruciati noi.
Però, nelle relazioni può funzionare, a patto che io decida di scendere a un compromesso che successivamente, sulla base delle mie abilità negoziali, trasformerò in un accordo. Questa è la chiave: compromessi da trasformare in accordi grazie alle nostre abilità.
Guarda questa immagine:

Cosa sarebbe successo se un componente del gruppo non avesse fatto un passo indietro?
Fare un passo indietro
Fare un passo indietro, a volte, non è simbolo di debolezza, ma di estrema forza.
Valutiamo, riflettiamo e decidiamo cercando di comprendere cosa è meglio per noi, e per gli altri, nel medio e lungo termine, perché l'immediato potrebbe portarci a scelte e decisioni avventate.
Il mantra di questo post è: ragionarepernonbruciarsi
Per oggi è tutto.