Non vedo, non sento, non parlo: muoio
E' la metafora del dinosauro che non si accorge di quello che succede e si estingue.
Mi hanno dato spunto per questo articolo alcuni oggetti che ho visto l'altro giorno mentre ero da un cliente, li ho fotografati, li vedi qui sotto:
Le tre scimmiette: non vedo, non sento, non parlo.
Cosa c'entrano, non sono il simbolo dell'omertà?
Si, sono il simbolo dell'omertà, nella nostra cultura, però in relazione al marketing, io le tre scimmiette le interpreto come un monito che, aggiunte al dinosauro fanno uno scenario. Lo so, sono un pò matto, ma tant'è :-)
Con il marketing le tre scimmiette c'entrano parecchio:
Quante volte non guardiamo cosa succede nel mercato e non ci rendiamo contro dei cambiamenti rapidi e continui che ci accadono intorno? E' la scimmietta "non vedo".
Quante volte non ascoltiamo i nostri clienti e pretendiamo di sapere noi cosa il mercato vuole. Il mercato va ascoltato perché spesso, ci offre indicazioni importanti su come muoverci e perché. E' la scimmietta "non sento".
Quante volte abbiamo la comunicazione di un paracarro in letargo? Non comunichiamo con il mercato in modo costante usando tutti i canali a nostra disposizione limitandoci ad alzare la serranda al mattino e aspettare che i clienti arrivino? E' la scimmietta "non parlo".
Può succedere che in alcuni campi siamo più forti, in altri meno, però, nel momento in cui tutte e tre le scimmiette sono in azione contemporaneamente, succede più spesso di quanto non si pensi, il dinosauro le osserva, cerca di capire come mai le cose non funzionano ma non capisce, vedi la foto?
Cerca di capire come mai le cose non funzionano ma continuando a fare le stesse cose, il dinosauro non si evolve, aspetta che cambi qualcosa.
Per lui il concetto di stupidità è il mantra a cui aggrapparsi: stupidità è continuare a fare le stesse cose che abbiamo sempre fatto attendendosi risultati differenti.
Il dinosauro, si prende cura delle scimmiette che non vedono, non sentono, non parlano e, muore.
Muore improvvisamente, senza accorgersene e dicendo:"Caspita ma proprio a me doveva capitare questo cataclisma?"
Il mondo come lo conoscevamo dieci anni fa è cambiato.
Non lo dico io, lo dicono i fatti e ogni giorno, fino alla nausea ne abbiamo conferme.
Nel mondo in generale e nel business in particolare tutti gli schemi noti sono saltati, negli ultimi dieci anni abbiamo subito un cambiamento strutturale sia del modo di vivere che del modo di fare business
Eppure, molti continuano a chiamare questo cambiamento epocale "crisi".
Come sappiamo non è una crisi, perché le crisi passano, questa non passa, proprio perché non è una crisi.
Perché ci stai facendo questo pippone?
Perché, spesso, soprattutto noi piccoli imprenditori, abbiamo gli occhi foderati di cartone, non scrivo di prosciutto, perché almeno potremmo mangiarcelo.
Ci ostiniamo a non voler vedere quello che succede.
Ma proprio questo fatto può rappresentare una grande opportunità.
No, non sono completamente pazzo: l'opportunità è quella di avere un vantaggio competitivo rispetto ai nostri concorrenti.
Un vantaggio competitivo?
Si, come tutti sappiamo un vantaggio competitivo è qualcosa che abbiamo noi e che i nostri concorrenti non hanno ancora, per ora.
Il vantaggio competitivo rappresentato dallo "standard scimmiette" è che, tantissime imprese sono ancora ancorate a un modo di fare marketing antico, a un modo di vendere stantio, e nonostante tutti i segnali non se ne stanno accorgendo, continuando a fare le stesse cose.
Se solo noi provassimo a mettere in discussione i nostri schemi, aggiungendo qualche dubbio alle nostre certezze, potremmo avere quella marcia in più, rispetto a tutti i concorrenti che ci permetterebbe di presidiare in modo profittevole la nostra nicchia di mercato e clienti.
Non è difficile da comprendere, molto di più da mettere in pratica.
Ma è fattibile, facciamolo.
Il mantra di questo post è: nonfacciamolafinedeidinosaurievolviamoci
Per oggi è tutto.
