La moglie, l'amante e la banche, dobbiamo tenerle sotto controllo per una corretta gestione finanziaria.
Lo so, ti stai chiedendo se sono più rinco del solito, e può essere ma, per la gestione dei nostri flussi di cassa, soprattutto se siamo piccoli io ti suggerisco una strategia, che per me funziona, valuta se può essere utile anche per te.
Lo spunto per questo post me lo danno le banche ma in realtà il post parla di customer satisfaction e stare in relazione con il cliente, per cui togli le banche, mettiti tu nei confronti dei tuoi clienti o fornitori e vale ugualmente.
Banca come coppia aperta
Una micro impresa dovrebbe avere una banca di riferimento, quella su cui poter contare sempre.
Una banca con cui si ha un matrimonio aperto: la banca sa che ogni tanto gli farai le corna e lei lo fa con te ma c'è un legame solido, costruito nel tempo e duraturo. E' la banca con cui fai le cose veramente importanti, quella su cui puoi contare.
Nel mio caso è la Banca Sella, nello specifico la filiale di Ivrea, con cui lavoro dal 1986, un rapporto che ha superato tante tempeste e burrasche che ha avuto alcuni momenti di crisi ma che in 35 anni non si è mai interrotto.
Questa banca è quella che mi ha sostenuto nei momenti di difficoltà, e ti posso garantire che ci sono stati, ed è quella che è stata da me premiata nei momenti di prosperità.
Ho sempre avuto un rapporto personale con i vari direttori che si sono succeduti nel corso degli anni e tutti, nessuno escluso, si sono sempre resi disponibili per quanto riguardava le loro autonomie operative, dandomi una mano a scalare quando serviva un ok da un riferimento più in alto di loro.
E' la banca che conosce la mia storia e a cui tutti gli anni presento i report previsionali delle mie attività: perché uno dei segreti e proprio questo, quello di anticipare quello che si farà al direttore della filiale, in modo da non far trovare impreparato il direttore nei confronti dei propri superiori in caso di domande.
Questa banca si è accorta quando ero in difficoltà, ovviamente, e mi ha dato supporto ed è una cosa che non dimenticherò mai.
Questo ovviamente la pone come un riferimento privilegiato rispetto a tutti i concorrenti, ma comunque non esclusivo.
Le banche amanti
Soprattutto quando le cose ti vanno bene le banche ti cercano, i direttori hanno comunque un budget da fare e devono acquisire clientela, è normale che sia così.
In questo trentennio di attività ovviamente ho avuto anche periodi piuttosto prosperi, come quello che sto vivendo ora, toccandomi mentre lo dico, e sono stato cercato da altre banche e qualche cornetto alla Banca Sella l'ho messo, ma con un tacito consenso: non è mai opportuno avere solo un istituto di credito con cui lavorare.
Quindi parte della mia operatività, sia personale che aziendale è sempre stata anche in altre banche, anche qui, con i direttori si è sempre instaurato un rapporto personale di cortesia e di comunicazione, loro erano consci del fatto che la mia banca principale era un'altra, ci hanno provato a portarmi via, ma non ci sono mai riusciti.
Diciamo che l'amante non è mai stato così attrattivo da farmi lasciare il nido.
Avrebbero potuto riuscirci? Forse, chi più, chi meno ci hanno provato, ma non ci sono riusciti.
Ora, nell'ultimo anno nella banca con cui avevo il rapporto minore è cambiato il direttore, circa un anno fa, e contrariamente a tutti gli altri, non mi ha chiamato, non mi ha incontrato, non ci siamo mai conosciuti.
Non si è instaurato nessuno tipo di rapporto personale e io probabilmente sono sempre rimasto solo un codice poco importante per lui, i conti positivi ma non movimentati non hanno attirato la sua attenzione, cosa che probabilmente sarebbe successa se fossero andati in rosso anche solo di 10 euro.
Come dicevo, io sono molto attento ai rapporti personali e se sono un tuo cliente, soprattutto se sono un piccolo cliente e vuoi farmi crescere, mi aspetto che sia tu a contattarmi e curarmi, non il contrario.
Con questo direttore non è successo.
Quindi: nel corso dell'anno 2020 ho attivato dei nuovi conti con una banca che mi corteggiava da un pò e ho svuotato sia quelli personali che quello aziendale, lentamente perché non avevo fretta, trasferendo la liquidità da una banca all'altra.
Nessuno si è accorto delle movimentazioni e nessuno mi ha chiamato per sapere cosa stava succedendo.
L'altra settimana sono andato in banca per revocare i fidi e chiudere i conti, oramai inutilizzati e, sorpresa delle sorprese: si sono accorti che stavo andando via e mi hanno chiesto cosa potevano fare per non farmi chiudere i conti.
Ho spiegato il perché, ho detto che il direttore non mi aveva mai chiamato e non ci siamo mai conosciuti e gli impiegati, cortesi e disponibili, mi hanno detto che probabilmente era stato troppo occupato e impegnato in altre cose.
Ho apprezzato il tentativo degli impiegati, con cui ho un ottimo rapporto, di giustificare il loro capo, mi è piaciuto, ma, lui non l'ho visto era dall'altra parte dello sportello e me l'hanno presentato al volo, ma non ha fatto una parola con me, per capire, per provare a tenermi, per mandarmi sonoramente a stendere, per qualsiasi tipo di contatto.
Questo è il problema: io non sono andato via perché ero insoddisfatto dei loro servizi, io sono andato via perché non ho avuto attenzione personale.
Ricordiamoci il problema che hanno tante aziende: quando perdono i clienti non li perdono perché danno un cattivo servizio o vendono un prodotto scarso, spesso li perdono semplicemente perché un concorrente è stato più bravo a relazionarsi mentre loro invece hanno dato per scontato la continuità del rapporto sulla base di non so quale supponenza.
La fedeltà è un fattore di comunicazione: vale nei rapporti amorosi, vale nei rapporti con i clienti. Fatti questo tatuaggio, potrebbe salvarti la vita.
Relazioni personali
Non importa se sei piccolo o sei grande come cliente e certamente i clienti non sono tutti uguali, ma se tu vedi che un cliente non lavora più, non fa più niente e tu non fai niente per capire perché, ti meriti che quel cliente se ne vada, e non serve proprio a niente cercare di recuperare quando oramai è andato.
Puoi rimetterti in fila, aspettare il tuo turno e vedere se un giorno riuscirai a recuperarlo ma, anche questo è un suggerimento personale, io se fossi in te non lo farei perché una volta rotto il rapporto di fiducia metterne insieme i cocci e ripartire, è un'impresa molto ardua.
Qual è la morale di questo post?
La morale è molto semplice: le relazioni di fiducia costano fatica e sudore e non sempre ti mettono al riparo dall'emorragia di clienti che potrebbero essere attratti da altre opportunità.
In ogni caso: abbiamo un sistema per capire se i clienti sono in comunicazione con noi ma soprattutto se noi siamo in comunicazione con loro?
Se non l'abbiamo facciamo in modo di attivarlo subito, potrebbe essere l'arma segreta per fare efficienza nel 2021, perché quelli bravi, quelli bravi davvero, hanno un'attenzione maniacale per il rapporto con il cliente.
Impariamo da loro.
Il mantra di questo post è: faccaiamocifarelecornamarimaniamosemprelaprimascelta